Nutrire la percezione per trasformare la nostra vita

Come stai attraversando questo periodo? Da dove derivano emozioni negative e paura se non da percezioni? Immaginare scenari nefasti (e distopici), con il bisogno di condividere negatività e possibili disastri (oltre quelli che come essere umano siamo stati già in grado di provocare), non aiuta. Questa visione può diventare un’auto programmazione sabotante. Chiediti come stai nutrendo le percezioni. Intercettare nuovi bisogni e nutrire le percezioni con qualità invece che in quantità diventa fondamentale per trasformare la nostra vita.

La percezione ha a che fare con l’ascolto profondo delle tue istanze. Dall’ascolto e dall’osservazione nascono le risposte migliori per la tua vita. Una visione superficiale e negativa, al contrario, toglie energia, destabilizza e fa aumentare la paura. E il malessere deriva da una logica che divide. Da una percezione e da un pensiero che dividono, dobbiamo passare a un pensiero che connette, cioè a un pensiero complesso. Occorre capacità di insight, ossia di vedere la realtà (o un problema) con una capacità del tutto nuova. Per trasformare la nostra vita. Cosa ne pensi?

Impara a vederti come parte di un sistema più complesso

La vita stessa è un processo di trasformazione. Quando migliori la qualità di percezione e movimento, modifichi la qualità stessa della tua vita. Per dare le risposte migliori a te stesso/a, senza dimenticare il contesto, hai bisogno di far emergere e creare risposte diverse da quelle adottate sino ad oggi. Occorre abilità a dare risposte sempre nuove a partire dalle percezioni del momento. Per trasformare la nostra vita, arriva il momento in cui non è più sufficiente cercare di rispondere in base alle abitudini, servendosi di routine e schemi ormai obsoleti e disfunzionali. Inoltre, diventa molto importante farsi domande.

Farsi domande è più importante che dare risposte

Le domande fanno crescere, sono lo stimolo necessario per il cervello per creare nuove connessioni. Dall’osservazione nascono sempre nuove domande. Quello che non funziona più può essere abbandonato, se sei in grado di nutrire l’attenzione a te stesso/a e al contesto. Dall’attenzione nasce la percezione. Come nutriamo la percezione per trasformare la nostra vita? Un grande nutrimento viene proprio dalle domande. Perché rimanere fedeli alle vecchie abitudini, idee e ai vecchi comportamenti se non funzionano più? Ci vogliono nuove domande da porre a noi stessi che possono condurci a realizzare la vita che vogliamo.

Cosa sono qui a fare al di là di lavorare, di farmi una famiglia e di aspettare le ferie o di andare in pensione? Quante volte hai già detto che non è il momento? Non rispondere rimanendo nella stessa posizione di sempre. Cambia prospettiva, innalzati “sopra” e osserva l’insieme. Prova ad immaginare dove puoi collocarti per dare il tuo piccolo contributo consapevole a questo insieme. Muoversi per un mondo migliore è diventato per me un mantra.

Il movimento inteso, anche, come fare un piccolo passo, fare il primo passo per trovare soluzioni diverse e originali. Forse è arrivato il momento di togliersi dalla zona di confort, di nutrire la capacità di stare con se stessi per entrare davvero in relazione con l’altro. Conosci il concetto di insight? Occorre la capacità di vedere dentro e intuire, ampliare il campo della consapevolezza.

Per cosa vogliamo programmarci, che futuro vogliamo? Sicuri di voler tornare alla normalità? Occorre riuscire a vedere che la realtà ha assunto una forma del tutto nuova e può essere prodotta una soluzione creativa. Inaspettatamente e improvvisamente siamo sati messi nella condizione di vedere soluzioni che in precedenza non avremmo mai potuto immaginare. Ti stai chiedendo come puoi cogliere questa opportunità di trasformazione? Posso aiutarti.

Tutto è movimento

Tutto è movimento e senza movimento non c’è cambiamento. Il movimento è lo strumento privilegiato per un percorso di conoscenza di sé. Ed è lo strumento che utilizzo per guidarti, a volte con la voce e a volte con le mani, verso l’esplorazione e verso il miglioramento di tutto quello che sai già fare. Non si tratta di una ginnastica, né di una terapia ma di un Metodo di apprendimento attraverso il movimento, per imparare a riconoscere e utilizzare le tue risorse. La vera sfida dello sviluppo (futuro) dell’essere umano è quella di promuovere la piena realizzazione.

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