Essere fedeli a se stessi è grazia

woman-1534619_960_7202Essere fedeli a se stessi è grazia. Una ghianda può diventare solo una quercia, ma ciò non toglie che possa essere la più bella quercia. In questo “diventare solo una quercia” ci sembra che ci sia una limitazione, ma possiamo essere solo noi stessi. La natura dell’essere umano è tale per cui vi è una sorta di intelligenza biologica e di capacità di autoregolazione che coordina tutti i movimenti e le funzioni dell’organismo.
Che cos’è naturale per l’essere umano?

Quando un movimento è naturale?

È naturale il movimento che rispetta la nostra struttura muscolo scheletrica, che nasce dall’ascolto di sé, delle proprie possibilità e dei propri limiti del momento. È il risultato dell’apprendimento organico da parte dell’essere umano. La tendenza a non ascoltarci e a non ascoltare, al controllo e alla competizione fa sì che ci dimentichiamo di avere questa capacità di autoregolazione. Il non ascolto e il controllo sono la predominanza della mente sul corpo ed è così che si adottano comportamenti meccanici che a loro volta si traducono inconsapevolmente in movimenti e posture innaturali e dolorosi.

Tantissime sono le problematiche che riguardano la colonna vertebrale che costituisce un punto centrale di molte interazioni, nel quale le parti più lontane del corpo entrano in contatto e si equilibrano tra loro. Abbiamo male alla schiena perché quello che si verifica nella schiena evidenzia il livello di comunicazione esistente in tutto l’organismo compreso, naturalmente, il sistema nervoso.

Il Metodo Feldenkrais propone molte lezioni per sviluppare consapevolezza partendo dai gesti della vita quotidiana e cambia la loro qualità e la qualità della vita. Qualità vuol dire che acquistiamo naturalezza, flessibilità, fluidità e “grazia”.
Il concetto di grazia secondo A. Huxley segue una sorta di evoluzione che va dalla grazia che osserviamo negli animali, quella integrità garantita dal flusso pieno e libero dell’eccitazione nel corpo, alla grazia nell’essere umano che sperimentiamo ed è visibile all’esterno, quando riusciamo ad essere fedeli a noi stessi e infine possiamo raggiungere una stato di grazia “spirituale” quando sentiamo la connessione al tutto.

Cosa vuol dire essere fedeli a se stessi?

Secondo la mia esperienza questo stato naturale nasce proprio dall’esperienza del corpo in movimento ed ha a che fare con l’apprendimento naturale ossia organico. Vuol dire equilibrio e armonia delle parti, vuol dire essere integrati: corpo mente ed emozioni vanno insieme e ogni componente del sistema svolge il proprio compito in relazione all’altro. I desideri nascono nella nostra mente, ma non possono essere seguiti mortificando e negando il corpo. La perdita di grazia è associata ad una cronica tensione muscolare e per eliminarla va recuperato il conttato con il proprio corpo, l’attenzione alle sensazioni ed emozioni. La mente può comprendere le cause di molti disagi e tensioni, ma per superare limitazioni e dolore va attivata l’energia del corpo.

Per questo ti invito a sperimentare il Metodo Feldenkrais, a ripercorrere le fasi di sviluppo del bambino perché possono aiutarti a:

ritrovare coordinazione e fluidità nei movimenti
lasciare andare condizionamenti e costrizioni imposti dalle convenzioni sociali
comprendere che molte tensioni nascono dal troppo (troppa forza, troppa concentrazione, troppa volontà, troppo spazio alle emozioni).

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