L’importanza dei “primi passi”

Dalla sicurezza di base alla sicurezza di sé.

Il  nostro corpo con i suoi organi sensoriali e le forze elementari ad essi connesse è lo strumento della nostra esperienza.

Come l’albero che ha bisogno di una solida base per espandersi verso l’alto, abbiamo bisogno di sicurezza, di forza e di armonia.

Numerose discipline si occupano del modo in cui “costruiamo” e trattiamo la nostra base. Quello che chiamiamo avere una buona base è essenziale per la sicurezza fisica e di conseguenza per il senso di sicurezza di tutto l’essere umano.

Un interessante riferimento e un riconoscimento a Moshe Feldenkrais e al suo lavoro vengono anche da una psicoterapeuta, analista di gruppo e psicodrammatista di fama internazionale quale Anne Anceline Schutzenberger nel suo libro “Psicogenealogia – Guarire le ferite familiari e ritrovare se stessi”.

Si legge nel suo libro: “L’essere umano si costruisce a partire da una esperienza di sicurezza di base.

Per le persone che hanno difficoltà di base, di assetto, di stabilità, di ancoraggio al suolo e di malessere, faccio fare l’esercizio di strisciamento di Moshe Feldenkrais. Questo esercizio consiste nel riprendere la storia dell’umanità così come la vedono certi zoologi e antropologi, ovvero passando dall’età del pesce a quella del rettile, del quadrupede e dell’uomo, strisciando come un bebè che si sposta in maniera impercettibile sul tappeto. Poco a poco la persona che fa l’esercizio “solleva il proprio piccolo posteriore”, si appoggia su qualcosa, uno sgabello o il ginocchio di qualcuno che fa papà o mamma e inizia a fare i suoi primi passi, barcollando tra l’uno e l’altra, prima di iniziare a camminare.

Questo esercizio dà risultati sorprendenti per quanto riguarda la disinvoltura in posizione eretta, l’equilibrio, la base e il senso di benessere. Le persone che cadono spesso, che si sentono male o hanno degli incidenti, smettono come per miracolo di averne dopo l’esercizio. Ad ogni modo il viso è riposato, disteso, la carnagione luminosa e lo sguardo brillante. Qualcosa di importante è accaduto”.

Anche una mia allieva alla fine di un seminario mi ha detto: “Vedo che molti hanno gli occhi che brillano! Sento i miei occhi riposati e il mio viso disteso”. E io ho risposto: “Tu non ti vedi, ma anche i tuoi occhi brillano! Anche altre volte ti ho vista così e adesso ti sei accorta anche tu.”

Nelle lezioni Feldenkrais accade sempre qualcosa di importante per la persona.

Siamo nel corpo come siamo nella vita. Se impariamo a conoscere il nostro corpo e il nostro modo di utilizzarlo, capiremo anche chi siamo nella vita. Se riusciremo a ri-trovare la creatività spontanea e la naturalezza del movimento nel corpo anche la nostra vita potrà fluire nella spontaneità, ricreandosi e rigenerandosi passo dopo passo.

Bibliografia

-W.Penfield, T. Rasmussen, The Cerebral Cortex of Man, New York, Macmillan, 1950

-Anne Anceline Schutzenberger, Psicogenealogia-Guarire le ferite familiari e ritrovare se stessi, Roma, Di Renzo Editore, 2011

Nota: L’immagine in evidenza è rappresentata da una riproduzione del quadro di Van Gogh: Primi passi del 1890, si trova al Metropolitan Museum of Arts di New York. Mostra un bambino che impara a camminare con i suoi genitori contadini. La presenza dei due genitori è importante in questo momento cruciale dello sviluppo del bambino.


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