Lo spazio della vitalità e del piacere è spazio interiore

5_avatar_1-266x266Una tensione fisica spesso è associata ad una sensazione di peso. Ci sentiamo emotivamente oppressi, costretti: ci sembra di non avere spazio. È una sensazione che corrisponde al vero nel senso che la tensione indurisce i muscoli e abbiamo la percezione che siano pesanti, che alzare il braccio o la gamba sia faticoso. Il blocco che sentiamo occupa persino la mente e non siamo liberi di muoverci. I nostri movimenti sul piano fisico e mentale non hanno più quella flessibilità che ci fa sentire vitali e sicuri.
Cerchiamo all’esterno lo spazio che ci manca.

Vogliamo staccare e fare una vacanza ci sembra una buona soluzione. Lo è, se possiamo permettercelo, ma comunque è una soluzione a breve termine. Forse abbiamo bisogno di uno spazio interiore. Abbiamo bisogno di ascoltarci, di risvegliare l’intelligenza biologica del corpo che sa cosa è meglio per noi. Senza ricorrere continuamente all’esterno. Senza delegare il nostro benessere e la salute ad altri. Per questo è importante sviluppare la nostra consapevolezza che nella pratica vuol dire portare l’attenzione a noi stessi, a ciò che sentiamo nel movimento e all’ambiente circostante.

Le neuroscienze, oggi, ci spiegano che questo crea nuove connessioni sinaptiche nel cervello e che il nostro sistema nervoso è capace, di conseguenza, di autoregolarsi.

 … attraverso l’esperienza del nostro corpo è possibile operare in noi dei cambiamenti fondamentali; non esiste una cosa chiamata personalità senza un ambiente e non c’è comportamento senza un’interazione fra i due. Ignorando l’ambiente e le proprietà della struttura corporea che cresce al suo interno, ogni tanto ci troviamo in vicoli ciechi e non vediamo via d’uscita. Dopo di che mettiamo a tacere i nostri scrupoli di coscienza aggrappandoci a idee che giustificano la nostra impotenza (l’anima, l’ereditarietà, la predisposizione, l’inconscio), insomma qualsiasi nozione che ci lasci tollerare in santa pace la nostra indolenza. – Moshe Feldenkrais

Il Metodo Feldenkrais è un sistema educativo che usa il movimento come mezzo per la conoscenza di sé e l’auto-organizzazione. Il movimento consente di essere in relazione costante con l’ambiente e la qualità del movimento è indice del livello di organizzazione neuromotoria di un organismo.
Nella pratica viene posto l’accento sulla qualità e non sulla quantità dell’attività motoria al fine di “educare” gli allievi a un modo di fare che li stimoli a stare nel momento presente, ad ascoltare il proprio corpo e percepirne sensazioni e risposte.

Non ci sono modelli da seguire e non ci sono risposte preconfezionate, ma ognuno troverà le sue risposte.
L’educazione alla conoscenza di sé:

  • incoraggia ad eseguire movimenti funzionali che ci fanno sentire più sicuri
  • aiuta a trovare quello spazio interiore di cui abbiamo bisogno: lo spazio della vitalità e del piacere.

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