Cosa accade durante una lezione individuale di Integrazione Funzionale

Una delle domande classiche e naturali che mi viene posta è: che cosè il Metodo Feldenkrais?

La risposta è molto semplice: è una pratica corporea che utilizza il movimento per lo sviluppo armonico dell’essere. Per completezza è un sistema di educazione neuromotoria per aumentare la consapevilezza di sé e dell’ambiente. Questa definizione, nella sua semplicità, invita a fare esperienza perchè comprendere vuol dire “prendere con sè”. Prendere con sè vuol dire che il corpo deve avere un ruolo attivo: essere in movimento.

Il movimento, quindi, è strumento principale di apprendimento e di comunicazione per cui il Metodo Feldenkrais è rivoluzionario nell’arte di educare e di aiutare le persone. Si tratta di imparare, di crescere e di sviluppare le proprie potenzialità attraverso due pratiche: quella individuale detta “Integrazione Funzionale” e quella di gruppo detta “Consapevolezza Attraverso il Movimento”.

Che cos’è l’Integrazione Funzionale? Cosa accade durante una lezione individuale?

L’Integrazione Funzionale non si limita a lavorare sui muscoli, ma opera delle trasformazioni sul cervello stesso. – Karl H. Pribram, neurofisiologo

Integrare vuol dire collegare diverse parti di un sistema; collegare vari elementi come quelli che compongono una funzione. Una funzione è un’azione complessa, che cerca di soddisfare una necessità o anche un desiderio: implica la collaborazione di corpo, mente ed emozioni. Il presupposto è proprio quello di considerare l’essere umano un sistema integrato corpo-mente e ambiente.

Moshe Feldenkrais lavorava con aspetti fondamentali della teoria dei sistemi e delle scienze del movimento e cognitive almeno quarant’anni prima che queste teorie ottenessero una generale accettazione. Egli si interessò alla teoria dei sistemi sin dall’inizio e furono suoi amici J.D. Bernal e Solly Zuckerman, due dei pionieri di questa teoria. Il modello che egli presentò nel libro “Il corpo e il comportamento maturo – Sul sesso, l’ansia e la forza di gravità”, merita di essere riconosciuto come uno dei primi esempi di un approccio alla vita basato sulla teoria dei sistemi.

L’azione può essere capita solo in relazione al nostro ambiente perché comportamento e ambiente sono un insieme unico e indivisibile su cui non si può agire separatamente. Moshe Feldenkrais – L’io potente, pag 72

Moshe Feldenkrais è stato uno dei ricercatori più originali nel campo dell’Educazione Somatica.

Il libro “La saggezza del corpo” raccoglie diversi articoli comparsi tra il 1964 e il 1998, che hanno rilevanza scientifica nei campi più vari: educazione e sviluppo infantile, fisioterapia e rieducazione, teatro e prestazione atletica. In essi Feldenkrais sostiene che il cervello, anche quando è danneggiato, possiede la capacità di cambiare rapidamente, imparare nuove abilità e recuperare funzioni apparentemente perdute. Le neuroscienze oggi hanno convalidato le intuizioni di Feldenkrais secondo cui nel corso della vita il cervello è in grado di modificare la propria organizzazione e le proprie risposte attraverso l’esperienza e l’apprendimento (ovvero la neuroplasticità); il suo ottimismo si basa sulla prova indiscutibile che normalmente utilizziamo solo una piccolissima percentuale dei neuroni a disposizione.

C’è differenza fra il collegare la mente con le diverse parti del corpo in movimento e chiedere alla mente di muoversi insieme al corpo. – B.K.S. Iyengar

Molte nuove teorie delle neuroscienze e della ricerca infantile sono coerenti con le risultanze delle neuroscienze cognitive che dimostrano come la mente emerga dalle interazioni neuronali con altri esseri umani. Secondo la teoria dei sistemi si tratta di sistemi che si influenzano reciprocamente (sistemi nidificati). Vedi Sanders (1997), A. Shore (2003), Stern (2004) e D. Siegel (2003, 2009, 2010).
Questo vuol dire, molto semplicemente, che il tuo insegnante, i tuoi amici, il tuo terapeuta, possono avere su di te un “effetto” altrettanto grande quanto quello di chi si è preso per primo cura di te. La connessione fra cervello e cultura è piuttosto il risultato di una reciproca interazione all’interno di sistemi nidificati. Da questa interazione emerge quello che chiamiamo la cultura o l’ambiente. Tutti noi ci distinguiamo all’interno di un ambiente che contribuiamo a formare con il nostro talento, la nostra diversità.

La neurogenesi (tutto ciò che vive e cresce nel nostro cervello) è il top di un processo interattivo, una co-creazione.
Un processo che spiega in termini scientifici ciò che accade durante una lezione individuale di Integrazione Funzionale con il Metodo Feldenkrais.


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