Che ne pensi se ti dico che si può imparare a stare seduti in modo funzionale? Posso suggerirti di adottare 4 strategie efficaci per stare seduti comodi e per prevenire tensioni e dolori a collo e spalle oppure per non soffrire di mal di schiena. Puoi imparare a “funzionare meglio” anche stando sulla sedia.
Spesso hai la sensazione di essere in “modalità sopravvivenza” quando passi troppe ore sulla sedia oppure in auto? In effetti, la posizione seduta non è così naturale come sembra perché il nostro corpo è progettato per muoversi.
Il problema principale è che la schiena, in questa posizione, si insacca, cioè tende a perdere la sua curva naturale in avanti a livello lombare. Infatti, la posizione del bacino cambia rispetto a quando siamo in piedi, le gambe sono piegate e la colonna è spinta indietro.
Il secondo problema è che se restiamo troppo a lungo in questa posizione e per effetto di una ridotta circolazione del sangue (che invece è favorita dal movimento), si creano tensioni muscolari e sofferenza dei dischi intervertebrali.
Una posizione seduta ideale non esiste. Esiste la possibilità di rendere confortevole questa posizione. Innanzi tutto, sarà possibile migliorarla se la inseriamo in un contesto dinamico e non se la consideriamo una posizione statica.
Per questo diventa essenziale muoversi il più possibile. Si possono fare delle pause di movimento per cambiare posizione, per alzarsi dalla sedia e camminare un po’ e si può imparare a stare seduti meglio.
E qui viene in aiuto il Metodo Feldenkrais®, che insegno e su cui è basato il mio lavoro di educazione e Consapevolezza Attraverso il Movimento®.
Le lezioni di Movimenti Naturali, basate sul Metodo Feldenkrais®, stimolano la neuroplasticità del cervello e migliorano i percorsi neurologici che organizzano i nostri gesti, il nostro equilibrio e la coordinazione. Sono una risorsa ideale per chi vuole stare bene e migliorare tutte le azioni del quotidiano, compresa la posizione seduta.
Sono esperienze di apprendimento perché ti danno l’opportunità di prestare attenzione ai tuoi movimenti e alle tue “posture” in modo “naturale” e gentile, senza giudicarti. Impari a fare importanti distinzioni sensoriali che possono migliorare le tue connessioni neuromuscolari, il comfort e la funzionalità generale.
In pratica:
Come già detto, una posizione seduta ideale non esiste ed è molto più importante che ognuno di noi riesca a trovare la propria postura funzionale.
La postura è funzionale quando riusciamo a stare seduti in equilibrio sullo scheletro e a ridurre l’impegno muscolare e la fatica.
Ci sentiamo comodi quando i movimenti risultano facili, non c’è tensione e il respiro è libero.
Gli elementi che permettono di definire una postura “efficiente”, secondo l’approccio Feldenkrais, sono:
una respirazione libera;
l’assenza di sforzo;
l’assenza di resistenza;
la presenza della reversibilità.
Per favorire una respirazione libera si può migliorare la seduta in modo che il busto resti dritto e le spalle aperte e questo si può ottenere con due accorgimenti:
L’altezza della sedia è molto importante e deve essere tale da permettere ai piedi di appoggiarsi a terra e inoltre, l’anca e il ginocchio e il ginocchio e la caviglia devono essere allineati in modo da formare angoli da 90°.
E la posizione più ergonomica da seduti si ottiene quando siete sugli ischi, che sono idonei a sostenere il peso del corpo, e quando siete sul bordo anteriore della sedia perché così la schiena tende a mantenere la sua curva naturale a livello della zona lombare.
Lo sforzo muscolare il più delle volte è involontario, causato dall’abitudine. Se potessimo liberarci dalle tensioni superflue sarebbe più facile trovare la posizione per noi ideale. Per questo nelle lezioni di Metodo Feldenkrais si diventa consapevoli di come si sta sulla sedia per poi trovare una posizione più comoda attraverso piccoli aggiustamenti.
Per esempio, stando seduti sul bordo della sedia si può sperimentare che la forza viene trasmessa dal bacino alla testa attraverso la colonna vertebrale che in questa posizione è mantenuta naturalmente dritta. Non c’è sforzo e non c’è resistenza.
La sensazione di resistenza nasce anche quando, da seduti, ci costringiamo a stare dritti così che il torace e le spalle devono fare il lavoro dei muscoli addominali e pelvici.
Ed ecco l’ultima delle 4 strategie efficaci per stare seduti comodi, che può essere considerata un’importate caratteristica di una postura funzionale consapevole: la reversibilità. Questo vuol dire che qualsiasi gesto che stiamo compiendo può essere interrotto in qualsiasi momento o possiamo invertirne l’esecuzione senza sforzo e con atteggiamento esplorativo e giocoso.
Impariamo così a sfruttare l’intelligenza del nostro sistema nervoso e la sua capacità di aggiustamento continuo che ci permette di funzionare meglio in ogni situazione.
Stare seduti può diventare una posizione efficiente, più comoda e più plastica.
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